ARTICOLo
Joan Skinner ha una vita di successi nel mondo della performance dance e dell’innovazione pedagogica.
Le prime influenze includevano lo studio della danza dall’età di sei anni con Cora Belle Hunter, precedentemente una studentessa laureata di Mabel Ellsworth Todd, autrice dell’innovativo “The Thinking Body” nel 1937.
Poco dopo essersi laureata al Bennington College nel Vermont, nel 1946, Martha Graham invitò personalmente Joan a unirsi alla sua compagnia, dopo averla notata in diverse esibizioni studentesche. Presto Joan stava eseguendo importanti lavori al fianco di Merce Cunningham, Paul Taylor e altri, e insegnando alla scuola Graham. Durante questo periodo studiò anche balletto alla School of American Ballet e fu particolarmente colpita dall’insegnamento di Anatole Oboufhoff, un ex partner di Pavlova.
Nel 1951, dopo aver lasciato la Graham company, Joan iniziò a lavorare con Merce Cunningham nel suo studio. Si esibì nei rivoluzionari “Sixteen Dances” e “Suite by Chance”, e fu una delle soliste di Cunningham per l’American Dance festival a Broadway nell’aprile 1953.
Nei quattro anni successivi, la sua carriera esibendosi fiorì, anche attraverso lunghi ed estenuanti tour di fondo. Durante uno di loro, si è rotta una vertebra, una grave ferita che minacciava il suo futuro nella danza. La portò all’insegnante di Alexander Technique Judith Liebowitz a New York nel 1955. I principi che imparò lì si sarebbero dimostrati molto influenti nella sua successiva esplorazione della tecnica del movimento. Dopo un periodo di studio, Joan fu in grado di riprendere una carriera di ballo rigorosa e impegnativa senza ulteriori infortuni.
Dopo il 1957, Joan si concentrò sempre più sull’insegnamento, principalmente all’Università dell’Illinois a Urbana, Illinois, dove ricevette il master in danza nel 1964; così come al Walker Art Center e al Tyrone Guthrie Theater di Minneapolis. Ha anche tenuto corsi sperimentali, in cui ha iniziato a sviluppare il proprio approccio distintivo alla formazione al movimento. Come membro della facoltà di danza presso l’Università dell’Illinois nei primi anni ’60, Joan è stata incoraggiata dalla sua amica e mentore Margaret Erlanger a sperimentare con studenti laureati nel perfezionare il suo approccio alla tecnica. Sono stati questi studenti a coniare il termine “rilascio”, per descrivere il loro stato di sentimento durante le lezioni sperimentali di Joan. Tra questi studenti c’erano Mary Fulkerson e una manciata di altri danzatrici e danzatori che continuarono a praticare, sviluppare e comunicare questi principi dopo la laurea.
Joan divenne infine a capo del programma di danza moderna all’Università di Washington nel 1967, dove la sua sperimentazione continuò. Quella che ora conosciamo come Skinner Releasing Technique ha preso forma dai primi anni ’70, mentre affinava e codificava il materiale e si avvicinava allo sviluppo. Un programma formale di formazione degli insegnanti è apparso per la prima volta a metà degli anni ’80. Da allora oltre 120 insegnanti sono stati formati per trasmettere l’approccio gentile, rigoroso e poetico di Joan al movimento, che rimane distintivo e radicale come sempre.