Attratta fin da giovanissima verso la danza e le discipline del movimento, Alessandra Palma si avvicina alla ginnastica artistica, poi alla danza classica e infine alla danza espressiva di Rudolf Laban e Mary Wigman, che a Firenze scopre nello studio di Traut Streiff Faggioni.
Il contatto con i principali maestri della danza contemporanea, Laurie Booth, Steve Paxton, Nancy Stark Smith, Katie Duck, Dominique Dupuy, Julien Hamilton, avviene ad Amsterdam: qui Alessandra viene ammessa alla SNDO e inizia così a soli 19 anni un percorso che, dopo il diploma, la porterà in vari teatri d’Europa con performances di gruppo e individuali.
Collabora con Ron Bunzl, artista di New York , la coreografa Italo Americana Simone Forti e il musicista Alvin Curran per uno spettacolo al teatro “ Zero” di Roma. Predilige la ricerca di un movimento naturale, improvvisato, che si ispira alla Contact Improvisation: mantenendo un punto di contatto fisico, i corpi formano sorprendenti collegamenti, come anelli di una catena in continuo cambiamento. Inizia la sua ricerca di coreografa orientata verso l’integrazione tra danza, gestualità ed arti visive.
Nascono gli spettacoli, assoli e di gruppo che vengono esibiti in vari teatri europei, sia come coreografa che come danzatrice e le numerose collaborazioni, sia coi grandi nomi stranieri , Laurie Booth, Gram Vick, sia con le compagnie italiane, Alef di Orvieto, Entr’acte di Roma, Company blu di Sesto Fiorentino, Altro teatro di Roma, Studio azzurro di Milano, che coi registi Franco Ripa di Meana, e Gabrio Zappelli.
Alessandra prosegue lo studio della Contact Improvisation con l’applicazione delle arti marziali, iniziando con l’aikido e poi con il taiji.
Prende il diploma come maestra Feldenkrais a Firenze con Ruthy Alon.
Apre a Firenze lo studio di danza teatro, e danza aerea Garage Performance Studio, di cui è condirettrice artistica con Ornella Esposito, e dove continua la sua ricerca sul movimento integrato e olistico, proponendo stage e corsi in uno spazio di grande fascino, della Firenze Oltrarno.